lunedì 6 ottobre 2014

04.10.2014 - La Lisùnada

Perplessità, tanta. Questa la mia prima reazione dopo essere giunto al traguardo, tagliato con uno spento 44'34". D'altronde, se una settimana fa (reduce da una donazione di sangue) avevo una scusante per aver chiuso in 44'45" la corrugata CorriCesano, qui i dubbi stanno a mille. Forse i 70 km caricati in settimana, con un paio di bigiornalieri, hanno preteso il loro dazio, ma se l'obiettivo è la Mezza di Cremona del 19 p.v., allora tutto questo assume una nuova luce.

Ma andiamo con ordine: iscrizione nel pomeriggio (si corre vicino a casa mia) presso il CIM di Lissone. La gara viene organizzata dagli oratori lissonesi, che sul percorso sono snodi essenziali e, poichè i 10 km si sviluppano su giro unico, ogni anno si registra un buon afflusso di podisti, dilettanti ed agonisti. Unica nota dolente la partenza in comune con quelli della 5km, mentre le famiglie partono successivamente per il minigiro da 2 km, ricongiungendosi solo nell'ultimo tratto vicino al traguardo

Come già detto, quest'anno è il CIM ad ospitare la manifestazione, con l'esperta supervisione del corridore Ale Galbiati: il tracciato segue la falsariga degli altri anni, conservando una discreta velocità di percorrenza. I Bocia presenziano in massa: Raniero, Claudio G, Brambilla+Fumagalli e Ambros, oltre al sottoscritto. Pronti, partenza... via! Primi 500 metri affollatissimi, come da rito, poi dopo oltre un km mi accorgo che il GPS non è partito... argh! Nel frattempo Raniero mi ha staccato, anche se fino al 5° km lo vedo. Passo sicuro i vari incroci, con i volontari (Protezione Civile e Vigili del Fuoco) che presenziano, consentendo il celere transito di autoveicoli tra un gruppo e l'altro.
Il giro è molto veloce e colora prima le vie centrali di Lissone, per poi staccarsi in direzione dell'Ospedale e della Casa di Riposo: le strade (a me conosciute ma riviste in configurazione serale) sono una lieta sorpresa, vista anche la gradevole temperatura che consente una corsa sciolta e il non poco pubblico che ci incita tra locali e capannelli..

Da par mio, il nuovo stile di corsa (più leggera, come ha notato Ambros durante il Bocialab settimanale) mi impone la massima attenzione: mi mantengo ad un buon ritmo senza forzature, tenendo intorno ai 4'15"-4'20". Purtroppo intuisco come il traffico iniziale mi abbia appesantito di almeno un minuto, ma a circa 2.5 km di gara inizio la rimonta: prima supero il sempiterno Angelo Ripamonti, poi guadagno metri sul dinamico duo davanti a me; all'inizio penso siano padre e figlio, ma ben presto mi accorgo che il ragazzino (11 anni) ne ha parecchio in più dell'adulto, tanto che quando li metto in coda definitivamente (km 4.5-5) per un un paio di km sento solo i (pesanti) passi del più giovane. Al 7° km (il rettilineo di Via Canova, al confine con Biassono) faccio in tempo a superare l'ultimo raggiungibile e qui mi meno via un po'. Già, perchè arrivato lì in 31' e spiccioli, avrei potuto e dovuto portarmi a 4'/km per tentare il tutto per tutto e limare un buon minuto al crono finale. Invece ho continuato al ritmo di 4'20"/km, salvo poi accelerare a 4'08" chiudendo gli ultimi 500 metri in 1'57" (media di 3'55"). Non malissimo, tenendo conto poi del ritorno a casa di corsa lenta (2.70 km) e del giro domenicale a 4'50"/km di media (13.74 km).

Indubbiamente la base c'è, anche se i guasti della Mo-Res stentano a scomparire definitivamente. Restate sintonizzati!

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