venerdì 2 maggio 2014

21.04.2014 - Brianza Double Classic

Pasquetta bagnata, corsa fortunata? Chissà, intanto è un fradicio 21 aprile che mi vede, di ritorno da Sassari pronto alla lotta nella Brianza che conta, tra Besana e dintorni. Non si accettano nè scommesse nè tapascioni :)



La Brianza Double Classic è la Gara di Pasquetta: 18.250 metri da corrersi in coppia, con partenza scaglionata ogni 20". I corridori girano su un percorso ad anello, partendo dal centro sportivo di Besana (loc. Montesiro), transitando tra Correzzana, Lesmo e Gerno, imboccando la salita del Fossati (Canonica Lambro) verso Tregasio e poi svoltando alla ricerca del punto di partenza, su quella maledetta pista d'atletica.



Visto il successo personale dell'anno scorso (chiusura in 1h21'09" per Galli-Colzani e 80° posto assoluto, nonché primi Bocia), quest'anno ci ritento, in coppia con il compare di società Stefano Cordoni, più noto agli amanti dello ski roll che a quelli podistici. Il socio è reduce da un paio di giorni travagliati causa febbre, io invece torno da 15 giorni trascorsi in Sardegna tra lavoro e corsa (sullo sterrato dell'Ippodromo): le mie gambe ancora dolgono, sia per l'allenamento sia per la necessità di una sosta dall'osteopata.




Numero 124 per me: a fronte del precedente 103, significa che i miglioramenti sulla mezza mi hanno arretrato nella griglia di partenza a rovescio. La lista dei partecipanti è notevole (almeno 5 coppie possono darsi battaglia per la vittoria finale, avendo registrato PB ragguardevoli sulla mezza) e non pochi Bocia ci contenderanno il "titolo" nella Double. Faccio in tempo a vedere qualche partenza, tra cui Cecilia e Ale in via di recupero verso le distanze nobili, Claudio e lo sventurato compagno (Federico), Jennifer con la sua nuova livrea (il rosso MMT) poi mi metto in coda sulla pista d'atletica... Pronti, partenza, via!

Partiamo leggeri sulla salita che conduce a Montesiro, superiamo la coppia precedente per venire poi superati da quella immediatamente successiva (che si assesterà su un 1h17' di tempo finale), arriviamo al cimitero in scioltezza (svolta a 1.6 km in 7'40"), senza particolari problemi. Il meteo è inclemente e partono scrosci improvvisi di pioggia.
Il primo transito problematico (Valle del Pegorino) viene affrontato senza patemi, così arriviamo sparati a Correzzana (4.1 km in 18'25"). Lì il discesone ci fa guadagnare parecchio, con il compare che allunga così tanto da saltare la locale rotonda percorrendola sull'erba (!). A quel punto capisco che lui ne ha molto più di me, già mi sento le gambe poco reattive sulla discesa, con il tibiale sinistro moderatamente dolorante.

Sfrecciamo per Lesmo (7 km in 30'05"), poi deviamo verso Gerno, dove superiamo un'altra coppia sulla discesa che affianca Villa Gernetto, ormai deserta. Lì il fresco si fa sentire per bene, ma non ho particolari inconvenienti, si rallenta sul pavè (8.8 km in 37'15") per poi svoltare a destra e immettersi sulla provinciale per Triuggio, fianco a fianco con il Lambro bello carico per le ultime piogge. Ingresso a Canonica con amico che ci rifornisce al volo (9.8 km in 41'40") e via sulla salita del Fossati a 4'50"/km di media con Stefano che va via ogni volta che può accelerare, ormai ingarellato verso Tregasio, al culmine del nostro sforzo.

Al Sacro Cuore (12.2 km in 53'10") ci supera Pietro Colnaghi, che si trascina il suo stanco compagno (Montanari, per la cronaca): mi accorgo, dalle poche parole scambiate, che a fiato sto benissimo, ma le gambe sono alquanto indolenzite. E' segno evidente che qualcosa non va, nonostante sia carente di salite, montagnine e non e sebbene a Sassari mi sentissi abbastanza in forma.
A Tregasio, la svolta a sinistra è affrontata in scioltezza (13.5 km in 59'25") e possiamo iniziare la "culla" che ci porterà ad affrontare la Valle della Brovada con vicino arrivo al Centro Sportivo: inizia la discesa (14.8 km in 1h04'40"), attraversiamo la Brovada per poi iniziare l'infinita salita da Pobiga a Casaglia, che mi spezza definitivamente le gambe.
I nostri occasionali compagni di percorso ci seminano (arriveranno comunque dietro di noi di 50", essendo partiti due minuti prima): a Casaglia passiamo in 1h15'31" (17.1 km) e mi preparo all'ultimo km con l'apparente vantaggio della discesa.

Intravedo le strutture adiacenti al campo di calcio, ma il percorso, pur in pendenza, è accidentato: pista ciclabile, coppie che rallentano davanti, doppia svolta in mezzo ai parcheggi e poi il ghiaietto prima della pista d'atletica. Quando atterro sul tartan si risveglia in me il 400metrista che fu e sprinto in perfetto stile olimpico (=l'ossigeno stava esaurendosi) chiudendo gli ultimi mille metri in 3'45" per un totale di 1h20'15". 55" in meno rispetto al 2013, 68° posto (in luogo dell'80°) e primi Bocia al traguardo (a 4' minuti la coppia C. Galli/F. Pascale con un discreto 1h24').

Alla fine, tra i marziani hanno vinto Rizzi e Palamini del Gruppo Alpinistico Vertovese con il fantascientifico tempo di 59'53", lasciando i secondi (Vaccina e Pessina) a un minuto (1h00'52"); il podio è stato poi completato da Ba e Tahary in 1h02'01", mentre Colnaghi e Montanari hanno chiuso in quinta posizione..
Proprio il Rosso (Pessina), parlando del Tommy (Vaccina), ha detto: "io arrancavo, ma lui sembrava in visita pastorale, salutando a destra e a sinistra, poi ogni tanto si voltava e mi chiedeva come stessi". E se lo dice uno che in mezza fa 1h10', ne ho da correre ancora :)

Percorso con traccia GPS

Classifica Generale (PDF)

Aggiornamento: Il giorno dopo sono passato dall'osteopata, il quale non solo mi ha steso rimesso in piedi, ma mi ha anche fatto notare lo stato di carico delle mie gambe e si è meravigliato non poco del crono finale. Ciò premesso, ho poi trascorso una piacevole settimana in compagnia della classica influenza primaverile (o era solo allergia?): che dire? Ho saltato le gare/tapasciate del weekend (concedendomi solo una gitarella sabato su Bolettone+Palanzone) con rientro per il 10 p.v. a Saronno. Restate sintonizzati!

Nessun commento:

Posta un commento