sabato 27 aprile 2013

25.04.2013 - Run in Seveso



Qual è il momento peggiore nella preparazione di una gara? Arrivare vicini all'evento senza capire per tempo di aver commesso qualche errore di valutazione: una sessione sbagliata di ripetute, magari troppo vicina ad un lungo progressivo, potrebbe imballare le gambe. Se si riconoscono i segnali premonitori, si può evitare l'errore fatale (la famosa schermata blu tanto "cara" agli utenti di Windows).

Per mia fortuna, prima della Run in Seveso (10 km tra Baruccana e il Parco delle Querce), ho capito che non avrei dovuto sovraccaricare, memore del calvario alla Mezza di Monza 2012; dopo un mercoledì pre gara di assoluto riposo, la mattina del giorno X (anzi, della sera X) mi sveglio chiedendomi che caspita avrei dovuto fare per non arrivare stanco o imballato alla partenza. Una lampadina illumina la mia già fulminata testolina... Fuori lo scooter dalla cripta e via verso l'Alpe del Vicerè! Una bella gita tra Bolettone e Capanna Mara mi ridarà un po' di smalto, fiaccato da questo clima autunnale: un'irrinunciabile giornata stupenda ha regalato paesaggi appena tolti dalla naftalina, pardon, dalla neve che ha imbiancato queste alture sino a pochi giorni fa, lasciando comunque ampie testimonianze sulle cime intorno. Alla fine poco più di 6 km percorsi a ritmo di pascolo che mi fanno ben sperare per la sera.

In pianura sarà un po' diverso, lo so già: non mi aspetto sconti derivanti dalle ottime prestazioni della Brianza Double Classic e della Mezza di Seregno. Questa Run in Seveso si presenta con un nuovo tracciato, dopo le polemiche dell'anno scorso sulla distanza accorciata (9.9 km). Nel riscaldamento incrocio qualche amico (il Gianca), Simone di Affari & Sport, la Gianna Rigamonti e soprattutto il quasi anfitrione Stefanone Camisasca, provatissimo reduce da un triathlon (mezzo ironman) dove ha sconfitto il temibile cognato. 

Personalmente non ho aspettative particolari: attendo solo qualche pallido riscontro dopo la Mezza, che mi ha cotto a fuoco lento, mettendomi veramente alla prova. D'altra parte, penso tra me e me, all'ultima doppietta Mezza + 10 km (Colico+Parabiago), ne ho risentito pesantemente con un tempo (sui 10mila) di oltre un minuto sopra il PB: tuttavia, essendo passati 10 giorni, non dovrei avere problemi particolari.
La gara in sè e per sè, non ha asperità impossibili: 2 giri a Baruccana, con sovrappasso prima e sottopasso poi, a scavalcare la Milano - Meda. Sulla linea di partenza la simpatica speaker ci annuncia che verrà squalificato chi gareggia con il lettore mp3, in quanto doping! Mi sarei voluto presentare con il walkman anni '80, giusto per vedere la faccia dei giudici :)
Qualche secondo dopo scorgo il noto audiofilo Amedeo de Biasòn  e gli indico le orecchie, ma già ha fatto sparire le cuffiette. 

Pronti, partenza, via... e ci siamo! Primo km a 3.55, secondo km a 3.49 (!) e mi raggiunge il Cami, stupito di cotanta protervia. Continuiamo insieme per qualche centinaio di metri (3° km in 4'10"), finché inizia a montare un fastidioso dolore alla bocca dello stomaco. L'anno scorso l'ostacolo di gara furono i tibiali in fiamme, per via delle scarpe poco ammortizzanti (Adizero Boston), quest'anno probabilmente i ravioli del mezzodì di casa Kolza.
Stringo i denti e continuo, chiudendo il primo giro in 20'41", sotto di 4" rispetto al parziale della Mezza di Seregno, direi che ci siamo. Nella prosecuzione del secondo giro, trovo gli "entusiasti" che si sono lanciati in un primo giro furioso e man mano li recupero, finchè all'uscita del Bosco delle Querce, (7° km) il dolore allo stomaco mi passa... Potenza delle 6 Mezze Maratone del 2013, così mi lancio in un recupero portentoso, mantenendo una media dignitosa (parziale) di 4'12" (per il giro di 21'00"): gli ultimi 300e qualcosina metri li divoro in 1'08", sverniciando qualche avversario già con le gambe sotto il tavolo.

Il Cami è arrivato davanti di 25", molto meno dei 2 minuti e rotti rimediati l'anno scorso :) Attendo con il clan Camisasca di Cesano l'arrivo della Claudia, che chiude in 57'. Alla fine arriva, quasi ultimo, pure il giornalista-tifoso Gianluca Rossi, che al traguardo chiederà ironicamente (ma non troppo) una sigaretta. Buona gara, PB agguantato, verso giorni (e soluzioni alimentari) migliori :D
Nell'attesa, stasera una bella pizza con la PRG a casa di Giorgione!

P.S. Il giorno dopo imparo una nuova lezione: quando qualcuno con PB decisamente sotto al tuo, ti chiede "ma dai, facciamo un po' di scarico, vieni anche tu, andiamo piano", non fidatevi :) Dopo 5 km solitari a poco meno di 4'30", mi sono aggregato alla gabbia di matti (targati rigorosamente Affari & Sport :) ) per fare 10 km a 4'45" (sosta per l'acqua compresa): solo gli ultimi 5 km di solitario ritorno a casina sono stati veramente riposanti O_o

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