lunedì 5 settembre 2011

04.09.2011 - Cittiglio - Vararo

Dopo un Agosto convulso, con ben 5 gare di varia entità e numerose gite sui monti della mia Val di Giust, si apre questo Settembre 2011 all'insegna della voglia di qualcosa di nuovo. Così, memore di un volantino recuperato all'infausta Corsa di San Bernardo (Valle del Drogo) del 21.08, mi dirigo all'alba verso Cittiglio (Stì), tra Varese e la Svizzera.
La gara è una salita su asfalto, quindi agevole per le mie caratteristiche, ma com'è d'uopo quest'anno, si tratta di un percorso sconosciuto, a cui pagherò giocoforza il prezzo di una nuova scoperta.
Arrivato in loco, e non conoscendo nessuno, mi dedico al riscaldamento: 40 minuti di corsetta e camminata veloce, per un percorso di 6.75 km con dislivello di 600 metri. Calcolando i record passati e i tempi di alcuni corridori sulle mie misure, posso aspirare a chiudere tranquillamente sotto i 40', in attesa delle prossime edizioni.
Intanto il clima diventa sempre più afoso: le nuvole, cariche di acqua, non scaricano a terra, e quindi l'umidità diventa percepibile.
Come ormai d'abitudine, sui percorsi non conosciuti parto dietro e così al colpo di pistola mi ritrovo circa 140°. Da lì in poi è un continuo sorpasso. Non conoscendo il percorso regolo la mia andatura sulla base di chi mi precede e già al 3° km, quando le lepri hanno esaurito il loro compito, ho raggiunto il mio gruppetto, con il quale chiuderò poi al traguardo.
L'organizzazione è ottima, l'Atl. Verbano lavora bene e i posti di ristoro sono funzionali. La gara, sotto i 10 km, aiuta anche gli organizzatori, e gli atleti quindi ci possono dare dentro.
Il meteo non lavora per gli atleti e solo dopo il 4° km arriva un'avvisaglia di pioggia, che si scatenerà solo dopo l'arrivo, anche se dopo lo scollinamento del 6° km, l'aria frizzante è indice della pioggia già passata... quindi arrivato al lì, so che manca poco e ci dò dentro, non riuscendo a limitare l'azione di un concorrente dalla canotta arancione, mentre tutti gli altri vengono via via lasciati alle spalle. Non ultimo lo sprint sul traguardo, che mi fa chiudere sui 39', tempo pregevole considerata la prima assoluta nel Verbano.
Se fosse stata un mese fa, se mi fossi allenato di più sui Palanzone, sul San Primo e sul Bollettone... magari avrei limato il tempo di un paio di minuti. Ma davanti sarebbe stato impossibile, con gli inarrivabili Filippo Ba e il "cugino" Belluschi dei Daini di Carate. Mi consolo con i complimenti dell'organizzatore Davide Passeri e poi giù a perdifiato per la discesa sullo stesso percorso, in tempo per prendere il diluvio universale. Dopo il te e le fette di pane con marmellata... ci voleva!

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