sabato 16 ottobre 2010

Suoni smemorati (cronaca di un tramonto alla Colma)

Cercavo anni fa la verde valle dei miei sogni di bambino e trovai quest'approdo sicuro, ove la pioggia non scalfisce l'aria serena che si respira, in mezzo a sorrisi, strette di mano e tazzine fumanti.
Nel crepuscolo mi arrampico per questi boschi sospesi tra il tempo e i monti, silenti spie delle città operose della pianura, e in mezzo alle sentinelle di pietra, lo sguardo si posa sicuro sulle luci tremolanti della civiltà non troppo vicina.
Lascio dondolare la mente, mentre il sole fugge sconfitto tra le nuvole, quasi galleggia sul mare d'acqua che presto arriverà. Si affaccia il cappellaio matto per un suo giro di carte truccate, presto fugge per i tuoni che rischiarano la notte di qualche montagna lontana.
Mi volto guardando il sipario stellato, "non così presto cali il buio" sembra invocare il sole, ma le nubi lo affrettano come soldati alla carica. Mi siedo per cercare riposo, ma i ricordi inseguono anch'essi il principe decaduto, prima che la pioggia doni il suo misericordioso mantello.

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